Collodi Dalla strada che da Pescia conduce a Lucca, con una deviazione di 1 km., si giunge a Collodi. Approssimandosi al paese, improvvisamente, si schiude di fronte al visitatore uno scenario la cui bellezza è costituita da vari elementi, ognuno per sé prezioso. A destra il vecchio pittoresco paese, fabbricato a scaglioni sulla costa della collina, la villa superba e maestosa dei Marchesi Garzoni, le chiome conte-nane dei grandi alberi del meraviglioso giardino, a sinistra il rudere armonioso dell'antica casa dei Signori, un grazioso scorcio del paese di San Gennaro, i borghi dell'alta valletta del Pescia minore. Il tutto racchiuso, come in uno scrigno, nell'argentea e vellutata cornice delle dolci colline ammantate di olivi. Questo è Collodi, un paese di fiaba, il solo paese dove poteva nascere Pinocchio, dove è facile ritrovare lo spirito, la serenità, l'arguzia del capolavoro di Carlo Lorenzini. Collodi fu uno dei più antichi castelli della Vicaria di Valle-Ariana, teatro di aspre battaglie fra Lucca e Firenze, alternativamente avamposto dell'una o dell'altra parte, nobilitato poi dall'esilio della potente famiglia dei Marchesi Garzoni. Oggi la sua attività prevalente, esercitata in opifici che caratterizzano la parte bassa del paese, è quella della fabbricazione della carta. Collodi ha due giardini, l'uno di fronte all'altro; e ognuno dei due, per ragioni diverse, è eccezionale e notissimo. | |
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